Clicca qui per modificare.
Con l'inizio di Settembre si ritorna per tutti alle normali attività quotidiane e lavorative, per questo oggi parleremo di una molecola che può aiutarci controo i danni dello stress . Un recente studio esamina gli effetti del Resveratrolo . Il Resveratrolo è una molecola ormai conosciuta da molti ma cerchiamo di approfondirne meglio gli effetti collegati ad ansia e stress. Si è visto più nel dettaglio come il Resvetarolo ha effetti neuroprotettivi e migliora il comportamento correlato allo stress, attenua il danno neuronale, la neuroinfiammazione, la disfunzione mitocondriale e la perdita di neuroplasticità, tutti fattori implicati nella patogenesi dell'ansia correlata allo stress. Il resveratrolo è una molecola di origine vegetale ed è presente nell'uva, nei mirtilli, nei lamponi. Inoltre per chi intenda dimagrire si è visto che il Resvetrarolo migliori la sensibilità all’insulina,regolando il metabolismo del glucosio e il metabolismo lipidico a livello epatico, prevenendo lo sviluppo di steatosi epatica, fattore spesso associato a obesità e resistenza insulinica. Un comportamento persistente di stress che possiamo avere.... è associato a neuroinfiammazione, stress ossidativo e ridotta neuroplasticità. Il Resvetrarolo ha dimostrato un potenziale neuroprotettivo significativo attraverso le sue proprietà antiossidanti, la soppressione della morte cellulare, il potenziamento della funzione mitocondriale e la promozione della neuroplasticità . Questi effetti contribuiscono a ridurre la neuroinfiammazione e a migliorare i disturbi comportamentali. È stato dimostrato che il RES riduce lo stress ossidativo nelle colture neuronali primarie aumentando le attività degli enzimi antiossidanti, come la superossido dismutasi (SOD), la catalasi, la glutatione reduttasi e gli antiossidanti non enzimatici come il tocoferolo, l'acido ascorbico e il glutatione, attenuando contemporaneamente l'accumulo di livelli di perossido lipidico. RES agisce principalmente attraverso SIRT1(proteine della longevità) e AMPK (promuove fenomeni di autofagia cellulare) e corregge conseguenze deleterie degli eventi stressanti nel cervello. La maggior parte degli studi riporta effetti ansiolitici del Resvetrarolo in condizioni di stress, prove aneddotiche suggeriscono che il Resvetrarolo può migliorare dunque il comportamento ansioso correlato allo stress. Infine il Resvetrarolo è una delle molecole più importanti correlate alla Longevità proprio forse per questo motivo poichè agisce sullo stress ( deleterio per la nostra salute ). Dott.Passarelli R. Biologo Nutrizionista Via Caprio Mad.121 CASERTA CEL.3335691225 Dott.PassarelliR.
0 Comments
PRESSIONE ALTA :
La Pressione alta è una condizione che vivono molte persone e può essere correlata a : SOVRAPPESO E SEDENTARIETA’ ETA’ STRESS RIDOTTO APPORTO MICRONUTRIENTI ECCESSO DI SALE INFIAMMAZIONE E SISTEMA IMMUNITARIO Tra i consigli che possono essere di aiuto in tale condizione vi sono quelli di : RIDURRE ALCOL E CAFFE NON ASSUMERE ZUCCHERI RAFFINATI INTRODURRE CON LA DIETA PIU’ POTASSIO E MENO SODIO RESTRIZIONE CALORICA DIGIUNO INTERMITTENTE Tra i rischi invece in cui potremmo andare incontro vi sono per citarne solo alcuni : INSUFFICIENZA CARDIACA MALATTIA RENALE ICTUS-INFARTO DEFICIT COGNITIVO Una integrazione utile che invece consiglierei è quella a base di : ANTI OSSIDANTI CONTRO I RADICALI LIBERI MAGNESIO E VITAMINA D ARGININA(Vaso dilatatore che aumenta produzione ossido nitrico) PROBIOTICI(vi è anche una connessione tra microbiota e pressione alta) VALORI OTTIMALI PRESSIONE: MINIMA MINORE DI 80, MASSIMA MINORE DI 120 120. Dott.Passarelli R. Biologo Nutrizionista cell.3335691225 VITAMINA D E COLESTEROLO ? La dislipidemia è uno squilibrio dei valori del colesterolo totale (TC), del colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C), idei trigliceridi (TG) e delle lipoproteine ad alta densità (HDL-C). La vitamina D si è visto essere correlata in tutto questo attraverso meccanismi sia genetici che non genetici. La vitamina D è coinvolta nel metabolismo dei lipidi attraverso meccanismi genetici mediati dal recettore della vitamina D (VDR). Il gene VDR è localizzato sul cromosoma 12 (q11-q13). Diversi studi hanno dimostrato che, in alcune popolazioni, alcuni polimorfismi VDR sono associati a livelli più elevati di trigliceridi e colesterolo La vitamina D inoltre è correlata nel metabolismo dei lipidi anche attraverso vie non genetiche, interferisce in effetti con la produzione di lipidi nei seguenti modi: Aumentando l’assorbimento intestinale di calcio può svolgere un ruolo nella modulazione della proteina microsomiale di trasferimento dei trigliceridi (MTP), riducendo così la sintesi e la secrezione di trigliceridi . L'aumento dei livelli di calcio intestinale riduce inoltre l'assorbimento intestinale degli acidi grassi a causa della formazione di complessi insolubili calcio-grasso. Il calcio può promuovere la conversione del colesterolo in acidi biliari, con conseguente riduzione dei livelli di colesterolo. 25OHD regola il PTH. Pertanto, la 25-OH-vitamina , regolando il PTH, potrebbe regolare i valori dei trigliceridi . L’ipovitaminosi D potrebbe inoltre influenzare la funzione delle cellule beta e la resistenza all’insulina, influenzando così il metabolismo delle lipoproteine e determinando un aumento dei livelli di trigliceridi e una diminuzione dei livelli di HDL-C. L’effetto della vitamina D sul profilo lipidico è stato studiato anche in sottopopolazioni con rischio cardiovascolare più elevato, come i pazienti con diabete mellito di tipo 2 (T2DM), trovando correlazioni significative . La resistenza all’insulina ha effetti sui lipidi ; pertanto, la vitamina D, avendo un ruolo regolatore sulla resistenza all’insulina , potrebbe agire anche sui lipidi nei pazienti diabetici attraverso questo meccanismo. Vi sono poi vari studi che dimostrano cio’, ad esempio per citarne uno …in un recente studio sono stati analizzati un gruppo di 120 pazienti sauditi adulti con DIABETE TIPO 2 controllato che hanno ricevuto 2000 UI di vitamina D al giorno per 18 mesi. Dopo questa cura si è verificzato un miglioramento del profilo lipidico (una diminuzione di LDL-C e TRIGLICERIDI ) e un miglioramento della funzione HOMA-β INSULINO RESISTENZA. Dunque se abbiamo valori di Colesterolo elevato o se abbiamo insulino resistenza, andiamo sempre a verificare i valori della nostra Vitamina D e integriamola nel modo corretto con l'aiuto del professionista che ci segue DOTT.PASSARELLI R. La dieta Chetogenica è oramai ben conosciuta e apprezzata per i suoi benefici accertati sulla perdita di peso e sulla sensibilità all'insulina .
Aminoacidi essenziali ? Io li consiglio sempre ai miei pazienti perché… -Gli Aminoacidi essenziali orali stimolano la sintesi proteica muscolare in misura maggiore rispetto a una pari quantità di proteine di alta qualità. -Il fabbisogno di EAA(aminoacidi essenziali) di tutto il corpo aumenta con il deficit calorico,quindi per chi segue diete sono importanti. Se questo requisito non viene soddisfatto, si verificherà la degradazione netta delle proteine muscolari per fornire gli EAA necessari. Dunque non solo in dieta per ipertrofia muscolare ma anche in diete dimagranti o di definizione sono importanti. -La combinazione di EAA (aminoacidi essenziali ) ed esercizio aerobico, così come esercizio anaerobico , ha un effetto anabolico per il muscolo scheletrico,dunque promuove una sua crescita in entrambi i casi . -Gli EAA(aminoacidi essenziali) somministrati prima dell'esercizio determinano un maggiore anabolismo rispetto a quelli assunti dopo il completamento dell'esercizio, in ogni caso consiglio anche una piu’ piccola parte da assumere dopo. -Il consumo a riposo di una dose di solo 1,5 gr si è visto stimolare sintesi proteica , una dose invece superiore ai 15 grammi si è visto non apportare ulteriori benefici. Inoltre un' aggiunta di aminoacidi non essenziali a quelli essenziali si è visto non comportare alcuna ulteriore stimolazione. (Un grammo di EAA corrisponde a circa 3g di proteine). -L’aumento del flusso sanguigno negli arti indotto dal nostro esercizio fisico contribuisce aumentando il trasporto degli EAA nel muscolo scheletrico ma dobbiamo sapere che in assenza di esercizio fisico allo stesso modo l’assunzione di aminoacidi essenziali si è vista importante per il ripristino della forza e delle prestazioni funzionali durante l’invecchiamento. Ai miei pazienti sportivi consiglio sempre assunzione di aminoacidi essenziali in quanto sappiamo bene come vi è un turnover proteico nel nostro organismo che garantisce il continuo rinnovamento delle proteine muscolari degradate e danneggiate ed è importante dunque come già detto per il mantenimento della massa e della funzione proteica muscolare. Come ben sottoscritto dalla International Society of Sports Nutrition (ISSN) dobbiamo tenere bene dunque a mente queste semplici nozioni fondate sulla letteratura scientifica più moderna e aggiornata. Dott.Passarelli Riccardo -Nutrizionista Esperto in integrazione e Alimentazione per sportivi- www.nutrizionistacaserta.it Problemi di Tiroide ... hashimoto?
-RIDUCI CIBI PRO INFIAMMATORI -ASSUMI UN POTENTE ANTIOSSIDANTE COME IL GLUTATIONE -ELIMINA GLUTINE,LATTOSIO,CASEINE -ELIMINA CIBI GOZZIGENI -SI A SELENIO,MAGNESIO, VITAMINA C -VITAMINA D,ZINCO -PROBIOTICI SPECIFICI Debolezza, Dolori muscolari, Sensazione di freddo, Aumento di peso... Controlla i tuoi esami del sangue per la tiroide fT3,fT4,TSH,Atpo,Atg e segui una dieta specifica. Dott.Passarelli R. www.nutrizionistacaserta.it cell.3335691225 #tiroide #dieta #nutrizionista #nutrizionistacaserta Hai mai sentito parlare di conta dei carboidrati ?
Nel diabete tipo 1 e nel diabete tipo 2 è molto importante. Conoscere quanti grammi di carboidrati vi sono in un alimento è molto facile : Carboidrati totali nell’alimento = (Peso Alimento X Quantità di CHO in 100 g)/100 Nel diabete tipo 1 o in alcuni casi anche nel tipo 2 , dove il paziente assume insulina è importante conoscere i grammi di carboidrati che si hanno nel pasto per valutare con il diabetologo le dosi di insulina da prendere . Conoscere 1 dose di insulina quanti grammi di carboidrati riesce a metabolizzare per pasto è molto semplice..semplificando possiamo utilizzare questa formula dove si divide il numero prestabilito 500 per le dosi totali di insulino analogo giornaliere. Ad esempio se assumi 50 dosi di insulina giornaliere, 500:50=10 , cio’ indica che ogni dose di insulina metabolizza 10 grammi di carboidrati.Questo viene definito il rapporto Insulina/cho. Il fattore di insulino sensibilità invece ci è utile per capire una singola dose di insulina di quanto può far scendere la nostra glicemia….e puo’ esssere calcolato dividendo il numero prestabilito 1700(se assumi analogo insulina ,se assumi insulina rapida 1500) per le dosi di insulina giornaliere assunte: ad esempio 1700:70=25mg/dl. Questo indica che 1 dose di insulina è valida per ridurre la glicemia di 25mg/dl. Per ogni paziente esiste un diverso fattore di sensibilità all’insulina. In soggetti magri e quelli che svolgono regolare attività fisica hanno una maggiore/migliore sensibilità all’insulina. Invece i soggetti sovrappeso/obesi e quelli sedentari hanno una minore sensibilità all’insulina. In basso un esempio di calcolo in una giornata di dieta ... Dott.Passarelli R. Colesterolo ? Obesità? Diabete? … Conosci meglio il Coenzima q 10 ! Oggi vogliamo fare un approfondimento riguardo questa molecola che svolge la sua principale funzione nei nostri mitocondri. Il coenzima q 10 è un potente antiossidante in grado di ridurre lo stress ossidativo che è alla base di molte patologie cardiovascolari ed è presente nell’obesità , la quale rappresenta una infiammazione cronica di basso grado. Le dislipidemie caratterizzata da un eccesso di Colesterolo cattivo ldl ed una bassa quantità di hdl, inducono disfunzione mitrocondriale che causa stress ossidativo e aumento dei radicali liberi, a sua volto lo stress ossidativo è responsabile dell’aumento delle Ldl ossidate(le ldl più pericolose). In recenti studi però si è dimostrato come il coenzima q 10 possa ridurre Trigliceridi e la lipopotreina A associata a rischio cardiovascolare, inoltre migliori il colesterolo buono Hdl e ossidazione delle LDL (le ldl ossidate sono molto pericolose). Il CoQ10 esercita inoltre un effetto importate anche sull’ipertensione….agendo in modo diretto sull’endotelio, migliorando l’attività della muscolatura liscia vascolare e riducendo la vasocostrizione e la pressione sanguigna . Infatti, l’effetto protettivo dell’integrazione di CoQ10 sull’ipertensione è associato alla sua capacità di prevenire lo stress ossidativo/nitrativo e di ridurre l’infiammazione. Una diminuizione di coenzima q 10 infine è stata riscontrata in pazienti con insufficienza cardiaca. Il CoQ10 è efficace inoltre nella prevenzione del danno al DNA. il CoQ10 alimentare è stato in grado di ridurre perfino la resistenza all’insulina (IR) negli adulti con prediabete , così come nei pazienti sovrappeso e obesi con malattia coronarica e diabete mellito di tipo 2. Inoltre il coenzima q 10 ha un potente effetto contro le patologie neurodegenerative e dunque un ruolo cardine nell’ anti aging , migliorando l’invecchiamento agendo in connessione con le sirtuine, le proteine della longevità. Ulteriiori info importanti per te: E’ bene sapere che tutte le statine diminuendo la sintesi del colesterolo endogeno diminuiscono anche quello del Coenzima CoQ10. Il corpo umano beneficia maggiormente degli integratori di Ubiquinolo(la forma ridotta di coenzima q10) rispetto agli integratori di Ubiquinone CoQ10 Esami del sangue consigliati per monitorare il rischio cardiovascolare possono essere oltre le Apoa, le Apo b e la lipoproteina A , anche la ricerca delle ldl ossidate. Infine se sei uno sportivo devi sapere come il coezima q 10 possa migliorare la tua performance, infatti all’interno del mitocondrio, esso favorisce la produzione di ATP in presenza di ossigeno. Dott.Passarelli Riccardo cell.3335691225 -Caserta- Vedi insight Metti in evidenza un post Mi piace Commenta Condividi Parliamo ancora di Chetogenica....
Un Interessante recentissimo studio (link in basso) dimostra come una dieta a basso contenuto di carboidrati e alto contenuto in grassi come è la chetogenica sia più efficace nel combattere il Lipedema rispetto ad una dieta con normali carboidrati e grassi. Si è registrato in effetti dopo una valutazione dei pazienti, per 16 settimane, una riduzione nel peso corporeo, nel grasso e nelle circonferenze. * Il lipedema è un disordine caratterizzato da un eccessivo accumulo di grasso sottocutaneo nella parte bassa del corpo. Tutto questo è spesso associato ad infiammazione ed obesità, dunque il primo trattamento è quello della perdita del peso corporeo. Un ruolo importante poi hanno anche gli estrogeni nel suo sviluppo come anche il trattare l’iperglicemia se presente. Nel gruppo di pazienti che segueva la dieta chetogenica in stile mediterraneo (quindi con grassi buoni) sono stati notati miglioramenti anche nello stato di dolore e nella qualità di vita. In entrambe le dieta sono stati inseriti prodotti antinfiammatori ,molto importanti nel lipedema come vitamina b6,acido folico,beta carotene,vitaminad,a,c,e, omega 3,minerali come selenio zinco e magnesio etc.. Questo studio vuole dimostrare come sia molto importante non solo il deficit calorico ma anche la qualità dei macronutrienti che abbiamo in dieta. Ovviamente è importante seguire però una dieta chetogenica ben strutturata e con un rapporto chetogenico adeguato . Nella foto in basso vediamo due pazienti prima e dopo aver seguito il programma. Link allo studio: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9415463/ Dott.Passarelli R. Biologo Nutrizionista cell.3335691225 -Caserta - Lo sapevi che vi è una correlazione tra Colon Irritabile e allergia al nickel ?
Uno studio preliminare, condotto da Rizzi et al. 2017 lo ha messo in luce. Inoltre altri recenti studi come questo studio italiano del 2020 ( https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7468824/ ) hanno dimostrato come ci fosse un miglioramento della condizione di colon irritabile (diarrea , gonfiore etc) seguendo una dieta con alimenti a basso contenuto di nichel in pazienti anche celiaci. In basso una foto che mostra i cibi ad alto contenuto di fod maps non consigliati per Colon Irritabile associati a quelli ad alto contenuto di nickel . In pazienti che lamentano una condizione di disagio continua a cuasa del colon irritabile ulteriori indagini andrebbero eseguite come : -Patch test per nickel -Test per la disbiosi Indicano e Scatolo su urine -Sibo,sovraccrescita batterica intestinale con Test al lattulosio -Permeabilità Intestinale esame Zonulina -Probiotici e Psicobiotici -Integrazione possibile personalizzata Glutammina,menta piperita,acido butirrico, Vitamina D,Lattoferrina,Triptofano, SCFA. Il digiuno intermittente è una dieta sempre più popolare che prevede l’alternanza di periodi di restrizione energetica con periodi di apporto energetico senza restrizioni . È stato riscontrato che il digiuno intermittente produce una perdita di peso e presenta benefici fisiologici per la salute , ad esempio miglioramenti dei fattori di rischio cardiometabolico e del metabolismo del glucosio . Inoltre, la restrizione cosi' come impostata richiede un rigoroso rispetto senza alcuna possibilità di flessibilità... Per questo motivo, le persone essendo più attente e lige possono trovare più facile ottenere una perdita di peso. I regimi di digiuno intermittente sono spesso classificati in tre tipi : digiuno a giorni alterni (ADF), dieta 5:2 e alimentazione a tempo limitato (TRF) . L’ADF prevede l’alternanza tra un giorno di totale astinenza alimentare e un giorno di alimentazione senza restrizioni . La dieta 5:2 prevede la limitazione dell’apporto energetico a 500 calorie nelle donne e a 600 calorie negli uomini, per due giorni non consecutivi alla settimana, con un’alimentazione senza restrizioni per il resto della settimana . La TRF è leggermente diversa, poiché prevede di seguire la stessa routine ogni giorno, mangiando entro un certo intervallo di ore e digiunando nelle restanti ore , ad esempio la dieta 16:8, in cui è consentito mangiare solo entro un Finestra di 8 ore ogni giorno . Tra gli altri fattori, l’appetito può svolgere un ruolo importante nell’aderenza alle diete a digiuno intermittente. Molti studi che si sono susseguiti in passato suggeriscono in effetti che l’appetito si riduce a seguito del digiuno intermittente . Più specificamente, Seimon et al. in alcuni studi hanno suggerito che il digiuno intermittente può attenuare le risposte fisiologiche adattive che tipicamente aumentano la "pulsione a mangiare" quando si è sottoposti a una restrizione energetica continua a lungo termine. Il digiuno ha effetti pleiotropici, tra cui proprietà antinfiammatorie, perdita di peso attraverso l’imbrunimento adiposo ed esercita un impatto benefico come risultato del passaggio metabolico dal glucosio agli acidi grassi e ai chetoni come fonte di carburante. Al di la’ di ogni tipologia di digiuno intermittente e’ pero’ sempre importante la qualità e la quantità del cibo che immettiamo nelle finestra temporale dove ci alimentiamo,per questo è bene sempre essere seguiti da un nutrizionista che ha esperienza in questi approcci. Il digiuno intermittente è utilizzato anche da molti sportivi , calibrando bene la finestra temporale dove alimentarsi in associazione al periodo di allenamento. Il Digiuno intermittente dunque è una strategia alimentare utile per molte persone ... per chi voglia stare semplicemente in salute ma anche per chi in sovrappeso e sopratutto per chi soffra di insulino resistenza o problematiche di colesterolo. E’ emerso infine come il digiuno intermittente è in grado anche di influenzare la composizione del microbiota intestinale migliorandolo ,dunque utile per chi soffra di problemi di colon irritabile . E tu hai mai seguito una delle tre tipologie di digiuno? Ti attendo per iniziare un percorso in studio. Dott.Passarelli R. Cell.3335691225 Caserta via caprio mad.121 www.nutrizionistacaserta.it Colon irritabile e Reflusso connessi ad Ansia e Stress Il Colon irritabile o Ibs è una condizione patologica caratterizzata da possibile : meteorismo dolore addominale episodi di stipsi episodi di diarrea Tra le cause più comuni vi sono la Dieta sbagliata,Ansia ,Stress,Utilizzo di farmaci etc… Riguardo alla sua connessione con stati di Ansia o Stress è bene sottolineare come lo Stress o l’ansia aumentino la tensione muscolare, e la maggiore pressione addominale può interferire sui movimenti intestinali accelerandoli o rallentandoli. Non da meno inoltre da ricordare il collegamento dell’asse Intestino Cervello. Meditazione,Probiotici,Psicobiotici,Esercizio fisico, Dieta lOWFODMAP dunque sono alcune delle strategie possibile per migliorare tale condizione. La persona affetta da Ansia o Stress mostrerà inoltre una produzione inferiore di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina ed un’aumentata produzione di Cortisolo , in quanto nell’intestino vi sono moltissimi nervi che comunicano costantemente con il cervello attraverso segnali (gli ormoni CRH) . A proposito di Cortisolo elevato elenco alcuni integratori naturali utili per una sua possibile diminuzione: Ashwagandha,Teanina,fosfatidil serina,Gaba,Melatonina. *Aumentati livelli di cortisolo tra l’altro sono anche la causa di un rallentamento del metabolismo tiroideo. Lo stress in particolare stimola il sistema nervoso centrale a secernere adrenalina e noradrenalina, che inducono i diversi tessuti a secernere citochine infiammatorie in eccesso e promuovono l’attivazione del fattore nucleare infiammatorio NF-Kb. Lo stress infine inibisce il sistema parasimpatico, il nostro “freno” interiore, attraverso l’inibizione del nervo vago. Il nervo vago è un nervo misto; esercita quindi, quando necessario, numerose funzioni sia motorie sia sensoriali…Se il nervo vago è infiammato ciò si ripercuoterà sul nostro intestino. Più in dettaglio..per potenziare il nervo vago consiglio esposizione al freddo, Meditazione, yoga , Kung fu, Respirazione diaframmatica.. Tra i problemi correlati all’Ansia e lo Stress oltre il Colon irritabile vi è poi anche il Reflusso… L’ansia in effetti può favorire una maggiore secrezione di acido e in alcuni casi dare la classica sensazione del bolo isterico,nodo alla gola. La forte componente psicosomatica dell’esofagite da reflusso è stata dimostrata in molti studi ,ovviamente come per il Colon Irritabile anche per il Reflusso è bene seguire una dieta appropriata. Tra i rimedi naturali per ridurre l’ansia vi sono: Olio di lavanda,Fiori di Bach, I fiori australiani ,Psicoterapia,Griffonia E Melatonina(tra l’altro antogonista anche del cortisolo). Per concludere… abbiamo potuto notare come la componente Psicosomatica sia di grande rilievo sia per il Colon irritabile che per Il Reflusso gastroesofageo ,dunque è bene quando si ascolti un paziente avere un approccio Olistico e di medicina funzionale in quanto vi sono connessioni nel nostro corpo impercettibili ma che fanno la differenza in riferimento al miglioramento della condizione patologica in esame. Dieta specifica e Integrazione naturale completano il tutto . Dott.Passarelli R. Biologo Nutrizionista www.nutrizionistacaserta.it Melatonina: Obesità ,Stress e molto altro...
La melatonina è diventata sempre più un popolare integratore alimentare… in passato noto solo per ristabilire un miglior sonno ma a oggi si è rivelato un potente antiossidante, di grande aiuto per il sistema immunitario e un regolatore mitocondriale La melatonina è stata trovata in effetti in molti tessuti diversi, dalla ghiandola pineale e dalla mucosa intestinale fino al cervello, retina, cristallino, coclea, trachea, pelle, fegato, reni, tiroide, pancreas, timo, milza e tessuti riproduttivi . È presente inoltre in quasi tutti i fluidi corporei. Ovaio policistico,endometriosi,obesità,rischio cardiovascolare,mal di testa, autismo ,prevenzione tumorale sono solo alcuni dei pochi campi di azioni della Melatonina ... Secondo una recente revisione sistematica e meta-analisi comprendente 23 studi, 11 hanno mostrato risultati significativi dall'integrazione di melatonina sulla perdita di peso, BMI o circonferenza della vita, rispetto al placebo, e i risultati sono stati migliori negli studi che hanno utilizzato dosi di ≤8 mg/ D È stato confermato che la melatonina migliora la sensibilità all'insulina , induce la rigenerazione delle cellule beta nel pancreas , promuove la sintesi epatica del glicogeno , riducendo così l'iperglicemia nei roditori. Migliora infine la lipolisi e il profilo lipidico. La Melatonina inoltre acquisisce un ruolo importante nella disfunzione mitocondriale,che è uno dei meccanismi legati alle malattie dell'invecchiamento . Dati recenti dimostrano in effetti come la melatonina e SIRT3(proteina della longevità) collaborano post-traduzionalmente nella regolazione della generazione e rimozione di radicali liberi dai mitocondri. La melatonina, che esiste nei mitocondri insieme a SIRT3, influenza la deacetilazione di questa sirtuina e SIRT3 è noto per modulare lo stato redox dei mitocondri e la longevità. Essendo infine un antagonista del Cortisolo è di grande aiuto in situazioni di stress che oggi come oggi in molti viviamo. Dott.Passarelli Colon Irritabile , Acido Butirrico e Burro Chiarificato
Sapevi che l’acido butirrico (che puoi trovarlo sottoforma di integratore o utilizzando il burro chiarificato), svolge un ruolo importante nella riparazione della barriera intestinale, nel miglioramento della permeabilità intestinale, nella sindrome del Colon irritabile , in ulcere, colite ulcerosa, morbo di Crohn. Inoltre ultimi studi hanno visto come esso abbia un effetto protettiv nella protezione contro il cancro al colon e nella riduzione dell’infiammazione intestinale Esso viene prodotto naturalmente nell’intestino durante la fermentazione delle fibre alimentari da parte del microbiota intestinale. Infatti, i batteri buoni della nostra flora intestinale, soprattutto nel colon, consumano fibre non digerite dal nostro cibo , producendo acidi grassi a catena corta (SCFAs) . L’acido butirrico,essendo un acido grasso a catena corta viene rapidamente assorbito dalle cellule della parete intestinale (epitelio) e viene metabolizzato quasi completamente dopo l’assorbimento nelle cellule del colon. Esso è la principale fonte di energia per le cellule del colon (colonciti). Gli acidi grassi a corta catena,vengono assorbiti come tali a livello intestinale e veicolati direttamente al fegato al contrario degli acidi grassi a catena lunga. A tal proposito è bene sottolineare come l’acido butirrico oltre che sottoforma di integratore,in natura puoi trovarlo soprattutto nel burro ghee(burro chiuarificato). Il burro ghee si ottiene attraverso un processo di centrifugazione, che elimina totalmente dal prodotto tutte le proteine, ossia la caseina e il lattosio, dunque è particolarmente consigliato …inoltre avendo un punto di fumo a 250 gradi, è da prediligere per cucinare e per friggere qualsiasi tipo di alimento ...non rilasciando sostanze dannose, come invece accade con altri tipi di oli. Dott.Passarelli R. Biologo Nutrizioni MENTA PIPERITA - ALOE VERA - MAGNESIO
Spesso non ne parlano, spesso nessuno te lo consiglierà ma invece sono di grande efficacia ! In alcuni casi puoi evitare Farmaci se segui una giusta Alimentazione ed una Integrazione naturale specifica ! Questi 3 componenti,ad esempio ,seppur molto semplici, potranno migliorare la tua condizione di Colon Irritabile come attestato da numerosi studi e Se si è un professionista aggiornato lo si dovrebbe conoscere . Dott.Passarelli R. Hai mai sentito parlare di Age ed il loro effetto dannoso ?
Gli Age sono composti chimici che si formano quando gli zuccheri si combinano con proteine o grassi. Si trovano per esempio sulle superfici dorate o abbrustolite di cibi fritti o carni grigliate, oppure sul pane tostato. Nella reazione di Maillard gli zuccheri e le proteine si legano tra loro, grazie all’energia fornita dal calore, formando delle sostanze nuove, che noi percepiamo come “buone”… Il tabacco , la vita sedentaria,l’obesità anche inoltre sono motivo di accumulo di Age. L'accumulo di AGE aumenta lo stress ossidativo e dà inizio a vari disturbi, portando alla progressione dell'aterosclerosi, delle malattie cardiovascolari, del diabete e delle loro complicanze. La riduzione degli Age negli alimenti può migliorare significativamente la risposta metabolica dell'insulina ,diminuire il rischio di malattie ,diminuire l’invecchiamento e migliorare la qualità di vita. Alcuni rimedi naturali sono quelli di utilizzare: COTTURA AL VAPORE COTTURE BREVI COTTURA A BASSA TEMPERATURA CIBI ALCALINI CIBI ANTIOSSIDANTI ATTIVITA FISICA PERDITA DI PESO DIETA ANTINFIAMMATORIA Vi sono poi invece alcuni cibi che aiutano ed hanno proprietà anti-glicazione ... Come il te verde o l’estratto di guava. L’estratto di guava contiene in efffetti acidi gallico, ferulico, caffeico e clorogenico e comprende anche flavonoidi, come rutina, quercetina e kaempferolo I polifenoli presenti nei frutti e nelle foglie del gelso biancoanche includono sostanze come 3- (6-malonilglicoside) quercetina, 3- (6-malonilglicoside) kaempferolo, rutina, tannino, cumarina, astragalina, isoquercitrina, acidi fenolici e terpeni . Inoltre, la melissa contiene acido rosmarino, che inibisce la formazione di composti AGE. La curcuma infine è un’altra sostanza importantissima e si è visto che ha portato alla normalizzazione della concentrazione di citochine proinfiammatorie e antinfiammatorie, chemochine, carbossimetilelisina, proteina C-reattiva e HbA1c. Inoltre, la curcumina ha anche ridotto i livelli di glucosio nel sangue, la perossidazione lipidica e una maggiore attività degli enzimi antiossidanti e ha aumentato il diametro delle isole pancreatiche nei topi con diabete indotto. La curcumina ha anche influenzato la rigenerazione delle isole pancreatiche e ha migliorato il funzionamento delle cellule β in vitro. Dunque un'alimentazione consapevole è la miglior scelta che tu possa fare. Dott.Passarelli R. Biologo Nutrizionista Sapevi che esiste una correlazione tra Vitamina C , benessere intestinale e Obesità ?
In questo recente studio infatti si è visto come la vitamina C sia in grado di migliorare la permeabilità intestinale e ridurre la sovraccrescita batterica,oltre che MIGLORARE l’infiammazione di basso grado e l’endotossemia,condizione spesso presenti nei soggetti obesi con sindrome metabolica. Dunque se soffriamo di sindrome metabolica(ipertensione,obesità centrale,ipertrigliceridemia,glicemia alta) un adeguato apporto di vitamina C è fondamentale. Cosi come se abbiamo problematiche intestinali ,colon irritabile e permeabilità intestinale ,il ruolo della vitamina C è allo stesso tempo fondamentale. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6327911/ PROBIOTICI O PSICOBIOTICI ? NE HAI MAI SENTITO PARLARE
Sia Ansia che Stress che Colon irritabile sai che possono dipendere da un microbiota intestinale alterato? L’asse intestino cervello è noto ormai a tutti. In effetti si è visto in numerosi studi come i batteri intestinali possano influenzare il nostro stato di salute anche mentale da qui il termine per alcuni tipi di probiotici … di Psicobiotici. Disturbi intestinali come il colon irritabile possono nascere da problematiche di ansia o di stress e quindi da una componente psicosomatica… cosi’ come problematiche psicosomatiche possono dipendere da una flora batterica alterata. Dunque vi è una bidirezionalità dove a farla da padrone sono proprio i prebiotici e probiotici. Potremmo migliorare dunque la nostra ansia,stress o depressione attraverso l’uso di psicobiotici e allo stesso tempo migliorare colon irritabile se ne soffrissimo. Circa 200000 neuroni detti “enterici” sono distribuiti in effetti abbastanza omogeneamente in tutto il tratto gastro-intestinale. Questi batteri producono sostanze chimiche attive come le vitamine D e K ,neurotrasmettitori serotonina,gaba etc…, acidi grassi a catena corta che attraverso la via sanguigna sono in grado di raggiungere il cervello e modulare alcune risposte fisiologiche. Una corretta alimentazione e una buona dieta sono il terreno per far si che si sviliuppi un corretto microbiota intestinale comprensivo di tali Psicobiotici , utili ai fine di ottenere un sistema immunitario in salute, evitare una permeabilità intestinale causa di vari disturbi intestinali e non solo , ottenere una maggiore salute mentale riducendo ansia,stress e depressione. Vi sono in commercio alcuni integratori di Psicobiotici ma consiglio prima di tutto a tal fine anche di aumentare nella nostra alimentazione gli Scfa (acidi grassi a catena corta prodotti dalla fermentazione delle fibre) ad esempio utilizzando come fibra Crusca di avena che ci aiuterà a sostenere un intestino e microbiota in salute. Dott.Passarelli R. Biologo Nutrizionista Studio Caserta Cell.3335691225 Tu quali integratori usi per lo sport ? Oggi parliamo per i miei pazienti sportivi di Creatina... a cosa può servire? -Incremento della performance di singoli e ripetitivi sprint di potenza -Incremento della resistenza durante contrazioni massimali muscolari -Incremento massa muscolare,massa magra ed adattamenti di forza -Miglioramento sintesi del glicogeno -Incremento soglia anaerobica -Incremento capacità aerobica -Miglioramento recupero muscolare Come descritto in ultima pubblicazione scientifica cui lascio link https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8228369/ *La sua assimilazione è favorita in presenza anche di zuccheri...per i dosaggi su integratori come creatina o qualsiasi altro integratore puoi richiedermi in studio. Dott.Passarelli Riccardo www.nutrizionistacaserta.it Se ti rispecchi in questa descrizione potresti essere affetta da disturbo da alimentazione incontrollata: - Ricorrenti episodi di abbuffate - Mangiare molto più rapidamente del normale. - Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni. - Mangiare grandi quantità di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati. - Bassa autostima - Insoddisfazione - Sensi di colpa e disprezzo per se stessi - Ansia ,depressione o rabbia,tristezza Consigli : - Impariamo ad amarci non solo nei nostri punti di forza ma anche nelle nostre debolezza - Inseriamo altro tipo di piacere nelle giornate - Cambiamo la routine delle nostre giornate - Pratichiamo Sport o meditazione In realtà spesso si mangia anche per riempire un vuoto Da soli è molto difficile uscirne. Presso il centro avrai la figura di Supporto Nutrizionale ma anche Psicologica. Dott.Passarelli R. cell.3335691225 Studio: Caserta Via Caprio Mad. 121 Macerata Campania Via Umberto I 20 Colesterolo Alto =› Vitamina D, Insulina e molto altro …. Spesso sentiamo parlare del Colesterolo alto con preoccupazione… Per prima cosa è bene specificare come il Colesterolo sia una molecola fondamentale in numerosi processi cellulari oltre che essere presente nelle membrane cellulari ed essere precursore degli ormoni steroidei… Detto questo è bene sottolineare come più che il Colesterolo Totale sia fondamentale andare a guardare il rapporto del Colesterolo totale fratto quello buono Hdl. Il valore che uscirà poi ci indicherà in che grado di rischio cardiovascolare siamo. Inoltre in numerosi studi si è visto come una carenza di Vitamina D sia correlata ad un Colesterolo Alto, dunque valutiamo sempre la nostra vitamina D ed integriamola. Basti pensare che la vitamina D derivi dal 7-deidroColesterolo. Un altro indice fondamentale per il rischio cardiovascolare è inoltre il rapporto tra le Apoproteine A1(presenti sulle hdl) e Apoproteine B(presenti sulle Ldl). Nei miei pazienti inoltre valuto anche il loro stato di salute complessivo ,dunque se ho di fronte a me uno sportivo, o un paziente che già abbia sindrome metobilica (trigliceridi alti,girovita ampio,pressione alta,glicemia alta) e che quindi sia più predisposto e a rischio. E’ bene sottolineare poi come con una buona dieta oltre a ridurre i classici cibi contenenti colesterolo sia anche fondamentale mantenere bassa insulina, in quanto vi è un enzima HmgcoA che porta alla produzione di colesterolo ed è modulato da Insulina… quindi si ad una dieta anche low carb e a basso indice glicemico. Integratori che più consiglio sono Berberina e Omega 3 piuttosto che Riso rosso fermentato(monocolina k) che è pur sempre una statina anche se naturale. Infine si è visto come lo stress ossidativo sia una delle principali cause del rischio cardiovascolare, in quanto sono proprio le Ldl ossidate e la prossidazione lipidica i responsabili della formazione della placca aterosclerotica . Dunque si ad una integrazione con antiossidanti… vedi Glutatione , Coenzima q10 o resvetrarolo. Aggiungo e consiglio inoltre poi come esame del sangue di eseguire anche Omocisteina, anche essa connessa a rischio cardiovascolare. Un suo aumento potrebbe esporci ad un rischio elevato e dunque è bene utilizzare Vitamine del gruppo B come la B12 o la b9(acido folico) che sonio conivolte nel metabolismo dell’Omocisteina. *Se invece aumento di Omocisteina sia dovuto a una mutazione genetica(Mthfr) è bene integrare con Metilfolato. Il discorso dunque del Colesterolo è da vedere in un ottica più ampia che abbracci una connessione sistemica più grande che giunge a connettersi fino al nostro microbiota . Non ti accontentare di visioni semplicistiche... Aggiornamento* Colesterolo elevato ??? - Valuta il rapporto tra Colesterolo Totale e Hdl ,un valore superiore a 4,5 nelle donne e 5 negli uomini è a rischio. - Riduci il tuo peso - Riduci assunzione carboidrati che innescono attraverso insulina aumento Colesterolo - Assumi omega 3 utili ad inalzare colesterolo buono Hdl ed assumi anche Berberina(prodotti naturali evitando di prendere statine) - Controlla Omocisteina nei tuoi esami del sangue (connessa a rischio cardiovascolare) - Monitora la tua vitamina D anche essa connessa a Colesterolo - Svolgi movimento - Riduci infiammazione responsabile del peggioramento delle placche aterosclerotiche(con una corretta dieta e con antiossidanti come il Glutatione) - Riduci il tuo stress responsabile anche di aumento Omocisteina (consigliate vitamina B3 e b12) - Migliora il tuo microbiota intestinale con probiotici,prebiotici e assumi molte fibre utili per la produzione di Scfa che riducono colesterolo -Riduci cibi che hanno molto colesterolo tipo crostacei,formaggi,carni grasse e insaccati. - Segui una dieta sana con prevalenza di frutta e verdura ,a basso contenuto calorico , a basso carico glicemico . *Esegui esami specifici del sangue su Lipo proteina A ,APO A E APO B Un eccesso di colesterolo è responsabili di steatosi epatica,disfunzioni renali,osteoporosi,osteoartrite,diminuizione di testosterone,disfunzioni immunitarie,deficit cognitivi,infarti ed ictus etc… + in dettaglio: La concentrazione di Apo A (apolipoproteina) tende ad aumentare e a diminuire insieme alla concentrazione di HDL. Carenze di Apo A sono connesse dunque a rischio cardiovascolare,aumento di Apo b è sua volta connesso a rischio cardiovascolare. La Lipo proteina A è invece una lipoproteina a bassa-densità ldl (colesterolo cattivo) responsabile anche essa , se aumentata, di rischio cardiovascolare .Essa a sua volta è associata ad Apo a ed Apo b. Stress del Reticolo Endoplasmatico e Patologie
Il reticolo endoplasmatico (ER) è un organello cellulare vitale negli eucarioti. Svolge un ruolo importante nella biosintesi delle proteine e nei processi di modificazione post-traduzionale delle proteine. Vari studi hanno proposto un diretto collegamento tra autofagia e Ers (stress del reticolo endoplasmatico )che conduce a un accumulo di proteine non ripiegate correttamente e quindi a danni cellulari. L'autofagia ricordiamo che è un processo cellulare importante che elimina i componenti indesiderati o disfunzionali del corpo. Un altro importante collegamento si è visto essere quello tra Ers(stress del reticolo endoplasmatico) e sbilanciamento di antiossidanti da stress ossidativo ,da qui importante una corretta alimentazione,una riduzione del peso corporeo e un’ eventuale integrazione con N-acetil Cisteina precursore del Glutatione(potente antiossidante) o con Ginko Biloba. Vari tipi di patologie da quelle neurodegenerative a quelle infiammatorie intestinali o a patologie metaboliche come il Diabete possono essere ricondotte a stress del reticolo endoplasmatico… Dott.Passarelli www.nutrizionistacaserta.it L’ IBS o sindrome dell’intestino irritabile è una condizione di disordine presente in molte persone e che provoca dolore o fastidio addominale, gonfiore e alterazioni delle abitudini intestinali (diarrea, stitichezza o una combinazione di queste) e puo’ portare in molti pazienti a una significativa compromissione della qualità della vita
In molte ricerche però si è visto come riducendo alimenti fodmap vi sia un miglioramento della sintomatologia. I FOD MAP possono scatenare in effetti sintomi nei pazienti con IBS, sulla base di due meccanismi principali… In primo luogo fodmap sono molecole non assorbite, osmoticamente attive (carboidrati), quindi aumentano il contenuto di acqua intraluminale nell'intestino tenue che causa sintomi come gonfiore e disagio In secondo luogo i FODMAP raggiungono il colon non assorbiti, dove vengono rapidamente fermentati dai batteri del colon. Ciò provoca flatulenza, gonfiore e disagio attraverso l'aumento della produzione di gas e la distensione della parete del colon. Questo tipo di dieta che quindi andrebbe ad escludere i cibi Fodmap inoltre si è visto molto utile anche nelle malattie infiammatorie intestinali (IBD) che includono la colite ulcerosa (UC) e il morbo di Crohn (CD). Un ruolo chiave importante ma spesso sottovalutato è quello che giocherebbe inoltre anche il Triptofano ….in effetti i metaboliti del triptofano influenzano la barriera epiteliale e la funzione immunitaria. Nell’apparato digerente, il Triptofano è importante per la rigenerazione della mucosa intestinale e protegge dalla proliferazione di agenti potenzialmente patogeni . Inoltre dal Triptofano si ha produzione di di serotonina . In presenza di quantità limitate di TRP pero’ nel lume intestinale, queste funzioni vengono meno… Un ruolo fondamentale nel metabolismo e nella degradazione del triptofano è quello dato dal nostro microbiota,quindi si ad utilizzo di probiotici e prebiotici nella sindrome dell’intestino irritabile cosi’ come ad un’adeguata integrazione di vitamina D che anche si è vista essere di grande utilità . Vari sono i cibi che contengono Triptofano o in alternativa puo’ essere utile un supplemento . Un prodotto del metabolismo del Tritofano è pero’ anche la Chinurenina ed una scarsa attività mitocondriale si è vista essere accompagnata da un elevato rapporto chinurenina/TRP,quindi un integrazione eccessiva di Triptofano in caso di pazienti con un forte stato infiammatorio potrebbe portare ad un aumento di Chinurenina e acido chinolinico ... Dunque il tutto da valutare soggettivamente. |
Categories |