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Certe volte si presta poca attenzione ad alcuni segnali che ci giungono da vicino . Un campanello di allarme è una richiesta di aiuto ,l’alimentazione e’ una realtà assai complessa e i disturbi connessi ad essa sono vari . Di seguito vi voglio elencare una serie di segnali di allarme da non sottovalutare e che spesso ho riscontrato in alcuni pazienti affetti da anoressia e bulemia. E’ bene prestare molta attenzione dunque qualora il soggetto: -Salta i pasti,mangia porzioni minime,non mangia davanti agli altri e compie rituali quando mangia. -Mangia esclusivamente cibi ipocalorici ed iponutrienti,si vanta di mangiare sano,decide di diventare vegetariano senza nessuna ragione. -Consuma solo bevande light e legge scrupolosamentele etichette sugli alimenti -Aumento di contenitori vuoti nel frigo,scroscio continuo di acqua in bagno per evitare di far sentire il vomitare,eccessiva cura nel lavarsi i denti. -Irritabilità marcata verso le persone che tentano di aiutarlo,improvviso atteggiamento competitivocon le coetanee,difficoltà di attenzione e concentrazione. -Uso esagerato di attrezzi ginnici,eccessivo sport o improvvisa diminuizione della performance atletica -Difficoltà a parlare delle proprie emozioni -Tenta di essere gradevole a tutti e si deprime se cio’ non accade -Tenta di controllare tempi e modi dell’alimentazione in famiglia -Trascorre parte della giornata dormendo. Ecco invece i comuni sintomi fisici che possono riscontrarsi piu’ di frequente: Erosioni dentali,Diarrea ,stipsi,prolasso Amenorrea,infertilita’,Difficoltà di gravidanza per ipogonadismo e denutrizione Osteoporosi per bassi livelli di estrogeni Lesioni sul dorso della mano per utilizzo delle dita per provocare il vomito Ipotensione ed aritmie per disidratazione e per ipocalcemia Per concludere e’ bene sapere che i disturbi del comportamento alimentare possono compromettere seriamente la salute di tutti gli organi e apparati del corpo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) e portare a morte. E’ di grande importanza quindi l’aiuto che puo’ arrecare un buon nutrizionista e un buon psicologo ,lavorando assieme per gestire al meglio il paziente. Dott.Riccardo Passarelli
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La fonte piu’ rapida di ATP e’ il metabolismo della fosfocreatina(PCr) che e’ normalmente immagazzinata nel tessuto muscolae in quantità limitate e sufficiente per sostenere attività contrattile solo per tempi molto brevi(<10sec di attività motoria alla massima poteza).
La seconda fonte di Atp relativamente rapida e’ la glicolisi anaerobica che produce ATP attraverso la scissione incompleta dei carboidrati.In queste condizioni pero’ l’accumulo di acido lattico nel tessuto muscolare e’ un fattore limitante in quanto l’abassamento del ph blocca gli enzimi tra i quali anche la fosfofruttochinasi inducendo uno stato di fatica muscolare .Inoltre vengono prodotte solo 3 moli di ATP per ogni mole di glicogeno consumata. La terza fonte di ATP e’ la glicolisi aerobica che e’ la piu’ efficiente per produzione di ATP.La glicolisi aerobica inoltre non e’ ristretta all’uso di carboidrati ma puo’ sfruttare anche la beta ossidazione degli acidi grassi,bisogna sottolineare pero’ che la glicolisi dei carboidrati e’ sempre la piu’ efficiente in quanto consuma meno ossigeno per ogni mole di ATP prodotta rispetto alla beta ossidazione degli acidi grassi In sintesi: In una contrazione muscolare d’intensità media,i primi secondi sono sostenuti da ATP gia’ presente e dalla via della fosfocreatina,successivamente la glicolisi aerobica diventa il sistema predominante di produzione energetica.Il consumo di Ossigeno(vo2)aumenta per alimentare questa via metabolica e se la contrazione e’ mantenuta costante raggiunge un valore che puo’ essere mantenuto a lungo(<10 min alla massima potenza,>90 min con attività motoria ridotta).Se pero’ l’intensità della contrazione aumenta anche la produzione di ATP deve aumentare e quindi vo2 continua a cresxcere fino a un massimo vo2max.Quando il consumo di ATP da parte dei muscoli supera la quantità che puo’ essere prodotta a vo2max,interviene la glicolisi anaerobica,con il conseguente debito di ossigeno e accumulo di acido lattico.La massima potenza aerobica di un organismo infatti e’ funzione di Vo2max che a sua volte e’ funzione delle caratteristiche biochimiche di utilizzo di Ossigeno. Scritto da: Dott.R.Passarelli www.nutrizionistacaserta.it |
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