Clicca qui per modificare.
Problemi di Tiroide ... hashimoto?
-RIDUCI CIBI PRO INFIAMMATORI -ASSUMI UN POTENTE ANTIOSSIDANTE COME IL GLUTATIONE -ELIMINA GLUTINE,LATTOSIO,CASEINE -ELIMINA CIBI GOZZIGENI -SI A SELENIO,MAGNESIO, VITAMINA C -VITAMINA D,ZINCO -PROBIOTICI SPECIFICI Debolezza, Dolori muscolari, Sensazione di freddo, Aumento di peso... Controlla i tuoi esami del sangue per la tiroide fT3,fT4,TSH,Atpo,Atg e segui una dieta specifica. Dott.Passarelli R. www.nutrizionistacaserta.it cell.3335691225 #tiroide #dieta #nutrizionista #nutrizionistacaserta
0 Comments
Hai mai sentito parlare di conta dei carboidrati ?
Nel diabete tipo 1 e nel diabete tipo 2 è molto importante. Conoscere quanti grammi di carboidrati vi sono in un alimento è molto facile : Carboidrati totali nell’alimento = (Peso Alimento X Quantità di CHO in 100 g)/100 Nel diabete tipo 1 o in alcuni casi anche nel tipo 2 , dove il paziente assume insulina è importante conoscere i grammi di carboidrati che si hanno nel pasto per valutare con il diabetologo le dosi di insulina da prendere . Conoscere 1 dose di insulina quanti grammi di carboidrati riesce a metabolizzare per pasto è molto semplice..semplificando possiamo utilizzare questa formula dove si divide il numero prestabilito 500 per le dosi totali di insulino analogo giornaliere. Ad esempio se assumi 50 dosi di insulina giornaliere, 500:50=10 , cio’ indica che ogni dose di insulina metabolizza 10 grammi di carboidrati.Questo viene definito il rapporto Insulina/cho. Il fattore di insulino sensibilità invece ci è utile per capire una singola dose di insulina di quanto può far scendere la nostra glicemia….e puo’ esssere calcolato dividendo il numero prestabilito 1700(se assumi analogo insulina ,se assumi insulina rapida 1500) per le dosi di insulina giornaliere assunte: ad esempio 1700:70=25mg/dl. Questo indica che 1 dose di insulina è valida per ridurre la glicemia di 25mg/dl. Per ogni paziente esiste un diverso fattore di sensibilità all’insulina. In soggetti magri e quelli che svolgono regolare attività fisica hanno una maggiore/migliore sensibilità all’insulina. Invece i soggetti sovrappeso/obesi e quelli sedentari hanno una minore sensibilità all’insulina. In basso un esempio di calcolo in una giornata di dieta ... Dott.Passarelli R. Colesterolo ? Obesità? Diabete? … Conosci meglio il Coenzima q 10 ! Oggi vogliamo fare un approfondimento riguardo questa molecola che svolge la sua principale funzione nei nostri mitocondri. Il coenzima q 10 è un potente antiossidante in grado di ridurre lo stress ossidativo che è alla base di molte patologie cardiovascolari ed è presente nell’obesità , la quale rappresenta una infiammazione cronica di basso grado. Le dislipidemie caratterizzata da un eccesso di Colesterolo cattivo ldl ed una bassa quantità di hdl, inducono disfunzione mitrocondriale che causa stress ossidativo e aumento dei radicali liberi, a sua volto lo stress ossidativo è responsabile dell’aumento delle Ldl ossidate(le ldl più pericolose). In recenti studi però si è dimostrato come il coenzima q 10 possa ridurre Trigliceridi e la lipopotreina A associata a rischio cardiovascolare, inoltre migliori il colesterolo buono Hdl e ossidazione delle LDL (le ldl ossidate sono molto pericolose). Il CoQ10 esercita inoltre un effetto importate anche sull’ipertensione….agendo in modo diretto sull’endotelio, migliorando l’attività della muscolatura liscia vascolare e riducendo la vasocostrizione e la pressione sanguigna . Infatti, l’effetto protettivo dell’integrazione di CoQ10 sull’ipertensione è associato alla sua capacità di prevenire lo stress ossidativo/nitrativo e di ridurre l’infiammazione. Una diminuizione di coenzima q 10 infine è stata riscontrata in pazienti con insufficienza cardiaca. Il CoQ10 è efficace inoltre nella prevenzione del danno al DNA. il CoQ10 alimentare è stato in grado di ridurre perfino la resistenza all’insulina (IR) negli adulti con prediabete , così come nei pazienti sovrappeso e obesi con malattia coronarica e diabete mellito di tipo 2. Inoltre il coenzima q 10 ha un potente effetto contro le patologie neurodegenerative e dunque un ruolo cardine nell’ anti aging , migliorando l’invecchiamento agendo in connessione con le sirtuine, le proteine della longevità. Ulteriiori info importanti per te: E’ bene sapere che tutte le statine diminuendo la sintesi del colesterolo endogeno diminuiscono anche quello del Coenzima CoQ10. Il corpo umano beneficia maggiormente degli integratori di Ubiquinolo(la forma ridotta di coenzima q10) rispetto agli integratori di Ubiquinone CoQ10 Esami del sangue consigliati per monitorare il rischio cardiovascolare possono essere oltre le Apoa, le Apo b e la lipoproteina A , anche la ricerca delle ldl ossidate. Infine se sei uno sportivo devi sapere come il coezima q 10 possa migliorare la tua performance, infatti all’interno del mitocondrio, esso favorisce la produzione di ATP in presenza di ossigeno. Dott.Passarelli Riccardo cell.3335691225 -Caserta- Vedi insight Metti in evidenza un post Mi piace Commenta Condividi Parliamo ancora di Chetogenica....
Un Interessante recentissimo studio (link in basso) dimostra come una dieta a basso contenuto di carboidrati e alto contenuto in grassi come è la chetogenica sia più efficace nel combattere il Lipedema rispetto ad una dieta con normali carboidrati e grassi. Si è registrato in effetti dopo una valutazione dei pazienti, per 16 settimane, una riduzione nel peso corporeo, nel grasso e nelle circonferenze. * Il lipedema è un disordine caratterizzato da un eccessivo accumulo di grasso sottocutaneo nella parte bassa del corpo. Tutto questo è spesso associato ad infiammazione ed obesità, dunque il primo trattamento è quello della perdita del peso corporeo. Un ruolo importante poi hanno anche gli estrogeni nel suo sviluppo come anche il trattare l’iperglicemia se presente. Nel gruppo di pazienti che segueva la dieta chetogenica in stile mediterraneo (quindi con grassi buoni) sono stati notati miglioramenti anche nello stato di dolore e nella qualità di vita. In entrambe le dieta sono stati inseriti prodotti antinfiammatori ,molto importanti nel lipedema come vitamina b6,acido folico,beta carotene,vitaminad,a,c,e, omega 3,minerali come selenio zinco e magnesio etc.. Questo studio vuole dimostrare come sia molto importante non solo il deficit calorico ma anche la qualità dei macronutrienti che abbiamo in dieta. Ovviamente è importante seguire però una dieta chetogenica ben strutturata e con un rapporto chetogenico adeguato . Nella foto in basso vediamo due pazienti prima e dopo aver seguito il programma. Link allo studio: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9415463/ Dott.Passarelli R. Biologo Nutrizionista cell.3335691225 -Caserta - |
Categories |