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--------Il quoziente respiratorio,Vo2max e Soglia anaerobica---------
Il quoziente respiratorio metabolico (QR) e' il risultato del rapporto tra la quantità di anidride carbonica prodotta e quella di ossigeno consumato. QR= CO2 prodotta / O2 consumato Il valore del quoziente respiratorio può variare tra 0,7 e 1: 0,7 è il valore che si ottiene quando si consuma solo grassi; 1 è il valore che si ottiene quando si consuma solo zuccheri. Quando si misura il quoziente respiratorio durante la pratica sportiva, il valore rilevato non sarà mai né 0,7 né 1, sarà sempre un valore intermedio. Questo accade perché, in generale, i muscoli in attività consumano sempre una miscela dei substrati energetici, in particolare combinano sempre grassi e zuccheri, nel medesimo istante. Il quoziente respiratorio a riposo e’ prossimo allo 0,7 mentre quando si svolge un attività piu’ intensa si approssima verso 1,facendoci capire che stiamo utilizzando come substrati i glucidi invece dei grassi. A riposo o in attività aerobica moderata vi e’ invece un utilizzo maggiore dei grassi; 60% di grassi e 40% di carboidrati. Dal quoziente respiratorio risulta poi molto semplice calcolare il dispendio energetico.Es: Se Il quoziente respiratorio QR sia pari a 0,86; consultando un'apposita tabella ricaviamo che l'equivalente energetico per litro di ossigeno consumato è di 4,875 Kcal. A questo punto per scoprire il dispendio energetico dell'esercizio sarà sufficiente moltiplicare i litri di ossigeno consumati per 4,875. Il quoziente respiratorio delle proteine invece si attesta invece a 0.82 ,per calcolarlo risulta piu’ difficile in quanto il fegato deve prima di tutto eliminare l'azoto tramite un processo chiamato deamminazione.In questo modo saranno presenti solo atomi di carbocio e ossigeno e quindi sarà semplice ricavare il valore del qr. Ad esempio per i carboidrati come il glucosio: (C6H1206 + 602→ 6H20 + 6C02 ). Il quoziente respiratorio dei carboidrati sarà pertanto uguale a: 6CO2 / 6O2 = 1,00 Per gli atleti un altro parametro molto importante risulta la Vo2max,essa rappresenta la quantità massima di ossigeno fornita dal sangue e utilizzata dai muscoli Massimo consumo di ossigeno = Frequenza cardiaca x Gittata sistolica x differenza artero-venosa di ossigeno VO2 max = FC x Gs x (Δa-v) Calcolando esattamente la VO2 max si ottiene conseguentemente la FC max (massima frequenza cardiaca) e tramite questi parametri è possibile impostare allenamenti mirati ed efficaci. In molti casi è preferibile pero’ misurare la Soglia anaerobica rispetto al VO2max. Infatti negli atleti il VO2max sale all'inizio dell'allenamento poi non aumenta più La soglia anaerobica che è definita come l’intensità di lavoro che può determinare la concentrazione massima stabile di lattato ematico e che può essere mantenuta da un certo soggetto in una condizioni di steady state prolungato (oltre questo punto il lattato tende ad aumentare).I valori di lattato corrispondenti al MLSS variano da soggetto a soggetto, oscillando generalmente tra le 3 e 5,5 millimoli (Mm) La soglia anaerobica rappresenta il punto di demarcazione tra esercizio fisico moderato e intenso. Nei soggetti non allenati, se rapportata con il massimo consumo di ossigeno, la Soglia anaerobica coincide approssimativamente con il 55% del VO2max. In atleti di alto livello tale valore può invece raggiungere l'85% del massimo consumo di ossigeno I metodi per misurare la Soglia anaerobica di uno sportivo sono basati: sulla concentrazione del lattato ematico sulla misurazione dei parametri ventilatori sulla deflessione della curva frequenza cardiaca/intensità di esercizio (Test Conconi) Per scoprire la soglia anerobica si utilizza l’andamento del VCO2 e la sua relazione con il VO2 Al di sotto della soglia anaerobica esiste una relazione lineare fra VCO2 e VO2 mentre, superata la sog li anaerobica, l’incremento della lattacidemia determina un’addizionale VCO2 con conseguente variazione della pendenza della relazione VCO2-VO2. Delle semplici formule invece per calcolare la nostra spesa energetica sono: y=kx (y spesa energetica, x frequenza cardiaca, k costante di proporzionalità) ma k varia da ogni individuo in base a vari paramentri che ci contraddistinguono,da qui nascono le imprecisioni di alcuni cardiofrequenzimetri.La frequenza cardiaca inoltre e' in relazione lineare con il consumo di ossigeno.Un'altra semplice formula per il consumo calorico ad esempio nella corsa è C=k*P*d. dove C è il consumo in calorie, P il peso in chilogrammi e d la distanza in chilometri,k invece è una costante che varia da individuo a individuo e indica l’efficienza della sua corsa...nella corsa varia fra 0,8 e 1,2. Al di la' di queste semplice formule spesso imprecise,sempre meglio e' analizzare il carburante utilizzato durante la nostra attività fisica e quindi ritorniamo al concetto importante del quoziente respiratorio. Tutti questi parametri sono di grande utilità per l’allenatore che debba impostare degli allenamenti specifici e per il Nutrizionista che debba elaborare dei programmi nutrizionali personalizzati alle singole esigenze e alle singole richieste energetiche. Dott.Riccardo Passarelli www.nutrizionistacaserta.it
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