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La dipendenza da cibo e' una tematica molto seria da non sottovalutare. La gratificazione che proviene dal cibo provoca delle modificazioni all'interno del nostro corpo sia repentine che di lunga durata ed in questo gioca un ruolo chiave il sistema dopaminergico.Spesso l'auto controllo viene meno e rischiamo di assumere molto piu' cibo di quello che dovremmo.La persona che mangia un po' di cioccolata ma poi non riesce piu' a frenarsi e finisce per mangiare un'intera tavoletta ne e' un esempio.Le sostanze piu' gratificanti sono quelle dolci/grase/ricche di amido/ricche di sale etc.... Adattamenti neurobiologici poi porteranno ad introdurre sempre piu' spesso quell'alimento classificando il tutto come qualcosa di normale.L'alimentazione non controllata ,quell'impulso irrefrenabile che ci spinge ad assumere cibo ha spesso pero' una base psicologica,vuole colmare qualcosa al nostro interno,vuole lenire le nostre tensioni.Assumendo sempre piu' cibo aumentera' il volume di grasso all'interno dei nostri adipociti (ipertrofia).Essendovi un limite al volume di crescita delle cellule adipose attraverso una serie di meccanismi si instaurerà uno stato di infiammazione che porterà a generare nuove cellule adipose(iperplasia).In questo modo anche se dimagriremo, le cellule potranno diminuire solo il loro volume ma il loro numero resterà invariato ,cosi' da facilitare un ritorno al peso iniziale appena introdurremo di nuovo piu' cibo. Al di là della dieta da seguire fondamentale e' risalire alla base del problema che ci induce ad avere un rapporto conflittuale e smisurato con il cibo e porre strategie atte a migliorare i nostri comportameni alimentari a fianco del proprio Nutrizionista.
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