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Dolcificanti … E' meglio assumerli o evitare? 🔥🔥🔥 Gli edulcoranti sono molecole che conferiscono un sapore dolce quando aggiunti a cibi e bevande. Normalmente hanno un potere dolcificante elevato e contenuto calorico quasi nullo. 📌Vi sono edulcoranti intensivi di natura artificiale come: Acesulfame,Aspartato,Saccarina,Ciclamato 📌Poi vi sono i polioli che sono edulcoranti meno intensivi e hanno un minimo potere calorico ma non nullo (circa 2,8kcal/gr o meno),tra questi ad esempio: Sorbitolo,Maltitolo,Xilitolo,Isomalto,Stevia,Eritrolo Infine vi sono Dolcificanti derivati da proteine quali taumatina, miraculina, monellina. L’utilizzo di questi dolcificanti è bene sottolonieare che però puo’ comportare un perenne stato in cui il cervello invia segnali di fame e di ricerca di cibo dolce. ➡È stato dimostrato infatti che il consumo cronico di dolcificanti artificiali genera delle alterazioni fisiologiche che vanno a variare glicemia, l’omeostasi dell’energia, la tolleranza al glucosio e la microflora batterica. Non apportando in effetti carboidrati nel sangue non stimolano una vera e propria sazietà quindi saremo maggiormente portati a mangiare di più e a sovralimentarci. L’aumento di utilizzo di dolcificanti risulta connesso inoltre con una maggior predisposizione ad incorrere in stetosi epatica. ✅Il loro potere dolcificante rispetto al saccarosio, varia da una sostanza all’altra in basso un esempio: Ciclammato: 30-50 volte superiore Acesulfame K: 150-200 volte superiore Aspartame: 150-200 volte superiore Stevia: 200-300 volte superiore Saccarina: 300-400 volte superiore Sucralosio: 400-600 volte superiore Neotame: 7.000-13.000 volte superiore In ogni caso pur come avendo già precisato che apportino poche o zero calorie sono da non preferire nella nostra alimentazione. I dolcificanti artificiali come quelli contenuti in una coca cola Zero non aumentano i livelli di zucchero nel sangue nel breve termine ma nel lungo termine ,influenzando negativamente i batteri intestinali. 🔍*Un discorso a parte almeno fino ad oggi ed agli studi attuali merita il poliolo di più recente interesse che è l' l’ERITROLO facente parte sempre del mondo degli edulcoranti dolcificanti che sarebbe invece da preferire a tutti gli altri citati finora se proprio non potessimo fare a meno di usarli(vedi in una dieta chetogena)… Esso infatti ha quasi zero calorie ,ha potere dolcificante 70% del comune zucchero da tavola,non influisce sui livelli di glucosio e di insulina nel sangue, rendendolo adatto anche a chi soffre di diabete,non è cariogeno, preservando la salute del cavo orale,non ha retrogusto come i dolcificanti artificiali (aspartame o acesulfame) e naturali (stevia),inoltre essendo assorbito per il 90% nell’intestino ed escreto immodificato attraverso le urine,il suo processo metabolico limita quindi gli effetti negativi sul sistema digestivo (diarrea) causata dagli altri polioli, come lo xylitolo.Studi recenti hanno inoltre evidenziato l'attività antiradicalica dell'eritritolo, che ha dimostrato essere un ottimo scavenger di radicali ossidrilici, con proprietà protettive per le membrane cellulari. 📌Un ulteriore dolcificante di uso comune inoltre è il ben famoso FRUTTOSIO … ma studi come quelli di Stanhope et al. hanno dimostrato che il consumo di bevande zuccherate con fruttosio determina una più spiccata resistenza insulinica, modifiche in senso aterogeno del profilo lipidico e un maggior deposito di grasso in sede viscerale ed epatica. Il fruttosio tra l’altro non sopprime la grelina (un ormone gastrico che stimola l'appetito). Il pricipale controllo della via glicolitica è in effetti l'enzima fosfofruttochinasi, il fruttosio sfugge a tale controllo e ciò può portare ad un incontrollato accumulo di metaboliti intermedi. Conseguenze metaboliche di cio' sono accumulo di fruttosio 1 fosfato → accumulo ADP →aumentato catabolismo purine accumulo lattato → acidosi accumulo acetilCoA → corpi chetonici, lipogenesi accumumlo glicerolo → lipogenesi Tutto ciò dal punto di vista clinico si traduce in: profilo lipidico e lipoproteico aterogeno iperuricemia sindrome metabolica 🎯Abituare il palato a dei gusti sempre meno dolci quindi potrebbe essere la soluzione più semplice senza rincorrere a dolcificanti naturali o sintetici che siano. Per ulteriori approfondimenti su questa tematica un recente studio free text: https://www.mdpi.com/2072-6643/11/4/880/htm Dott.Riccardo Passarelli www.nutrizionistacaserta.it
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